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Situato nel sud della Borgogna, nel cuore del Mâconnais, a Vergisson, il Domaine Saumaize-Michelin produce vini bianchi dai migliori terroir delle denominazioni Pouilly-Fuissé e Saint-Véran. Roger Saumaize possiede la tenuta con sua moglie Christine, il cui nome da nubile è Michelin, da cui il nome della cantina. Il loro logo rappresenta la Roche de Vergisson, un’enorme formazione rocciosa proprio in cima al villaggio di Vergisson, che è un mosaico di formazioni geologiche con biodiversità specifica per ogni microzona. Il Domaine Saumaize-Michelin è stato fondato nel 1977, quando Roger Saumaize ha ricevuto 3,5 ettari di vigneto condotti fino a quel momento in mezzadria dal padre. Roger è cresciuto nei vigneti e ha iniziato a lavorarli all’età di 14 anni. La tenuta è stata costruita poco a poco.

Nel 1981 viene acquistato e parzialmente vitato l’appezzamento di Pouilly Fuissé “Clos sur la Roche”. Poi sono stati gli appezzamenti di Saint-Véran a completare la gamma nel 1992. Dalla tenuta del padre di Roger, gli appezzamenti di Saint-Véran “Les Crèches” e Pouilly-Fuissé “Les Courtelongs” a loro volta hanno arricchito la tenuta nel 1995 e nel 2005.

Infne, il 2006 ha segnato l’acquisto di parte della mezzadria originaria dei vigneti di “Ronchevats” e “Crays” dal concedente. Nel frattempo, dal 1985 viene deciso di vinificare separatamente le varie parcelle. Le nuove cantine sono state completate nel 2007. L’ultimo tassello, in collaborazione con il fglio Vivien, è il contratto di affitto nel 2013 della vigna da cui viene prodotto il Pouilly-Fuissé “La Maréchaude”. Lisa, la figlia, è entrata a far parte del team nel 2020. Insieme a suo fratello Vivien, rappresentano la nuova generazione. Attualmente la tenuta copre 11 ettari di vigneti, per lo più nel villaggio di Vergisson nella denominazione di Pouilly-Fuissé. 10,5 ettari sono piantati a Chardonnay e 0,5 ettari a Gamay.

 

LA REGIONE

I terreni della tenuta sono molto frazionati. Le 29 parcelle sono situate intorno al villaggio di Vergisson, sotto quattro denominazioni: Mâcon- Villages, St. Véran, Pouilly-Fuissé e, dal 2020, Pouilly-Fuissé 1er Cru. La composizione del suolo è prevalentemente a base calcare con qualche piccolo climat in argilla e marna e alcune zone sono marcate da un particolare calcare ferroso, praticamente arricchito di ossido di ferro. Gli appezzamenti di Chardonnay condividono il carattere dominante, fatto di mineralità e freschezza, ma con molti diversi terroir da catturare. Il Domaine Saumaize-Michelin pratica l’agricoltura biologica da oltre vent’anni e segue - senza essere ancora certificata - i principi dell’agricoltura biodinamica dal 2005, cosa piuttosto unica nella regione, dove l’uso di erbicidi è comune. Vengono seguiti alla lettera i cicli lunari, assecondando la natura ed il tempo in tutte le sue fasi stagionali. Viene prestata particolare attenzione al mantenimento della vita microbica del suolo e allo sviluppo della diversità della flora specifca di ogni appezzamento. Le vigne hanno una media di oltre 50 anni e la filosofia che anima la loro viticoltura è, nelle parole di Roger, “catturare l’energia del luogo, esprimendo al massimo i vari terroir”. Le rese sono limitate, la maturazione è ottimizzata grazie ad una serie di interventi manuali in estate (diradamento fogliare) volti a migliorare l’irraggiamento solare e la nutrizione. Tutte le uve vengono raccolte a mano e, a seconda dell’annata e della parcella, possono essere

raccolte in più passaggi, a maturazione ottimale, evitando la sovramaturazione. Il lavoro in cantina è molto semplice, viene effettuata una pressatura soffice e lenta in due presse pneumatiche. Dopo che il succo si è stabilizzato per un giorno, viene trasferito direttamente in barrique per la fermentazione e l’invecchiamento, con un uso giudizioso del legno nuovo (al massimo un 15% annuo sul totale). I vini vengono affinati sui lieviti indigeni con occasionali rimontaggi per dodici mesi, vengono chiarificati mediante collaggio bentonitico, salvo eccezioni senza filtrazione. La produzione media si assesta sulle 70/80.000 bottiglie l’anno. Il 70% viene commercializzato all’estero,

mentre la rimanente parte è destinata al mercato interno.

 

L’APPELLATION

 

La denominazione Pouilly-Fuissé si trova nella Saône et Loire, all’estremo sud della regione Borgogna- Francia Contea e produce esclusivamente vini bianchi dal vitigno Chardonnay in soli 4 comuni: Chaintré, Fuissé, Solutré-Pouilly e Vergisson. La superficie della denominazione è di 780 ettari e la produzione annua è di 5,5 milioni di bottiglie. Le espressioni dei suoi terroir sono molteplici: il terreno argilloso-calcareo, sfumato da un appezzamento all’altro di marne argillose o sassose, dà origine a vini ricchi e minerali, con una tipicità ben defnita.

 

A.O.C. POUILLY-FUISSÉ PREMIER CRU

Lo Stato, al termine di un iter durato oltre dieci anni, ha convalidato nel 2019 la decisione dell’INAO (Istituto Nazionale dell’Origine e della Qualità) di riconoscere la classifcazione di 194 ettari dell’appellation Pouilly-Fuissé come 1er Cru. Questa è la prima volta che accade nel Mâconnais.

Le prime bottiglie su cui compare la dicitura 1er Cru sono quelle dell’annata 2020.

Derivanti dalla aggregazione di 57 dei 250 circa lieux-dits dell’appellation, i climats classificati Premiers Crus sono 22 e sono assoggettati a prescrizioni tra le più stringenti in Borgogna, come ad esempio il divieto esplicito (caso unico tra le appellation della regione) di utilizzare diserbanti chimici o la bassa resa per ettaro (56 hl), inferiore a quella di Chablis e paragonabile a quelle di Mersault o Chassagne-Montrachet. I vigneti Premier Cru del Domaine Saumaize-Michelin sono quattro: “La Maréchaude”, “Les Crays” e “Sur la Roche” a Vergisson e “Vers Cras” a Solutré- Pouilly. “Christine e Roger Saumaize conducono questo pregiato domaine di 9,5 ettari a Vergisson. Agricoltura biodinamica, rese limitate e raccolta manuale sono alla base del loro approccio in vigna, seguita dalla fermentazione in barrique e dalla maturazione sui lieviti. Le varie parcelle sono state vinificate separatamente dal 1985. I vini sono concentrati e strutturati, esemplificando l’eccellenza artigianale che sembra proliferare a Vergisson, e l’annata 2019 carnosa e concentrata rappresenta un bel successo. William Kelley - Robert Parker’s Wine Advocate (agosto 2021).

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